Stiamo tutti vivendo un momento di grande trasformazione. La Quarantena, un evento epocale per questa generazione, sta coincidendo con la Quaresima. Un momento liturgico che ormai sembra appartenere al nostro passato carico di significati legati alla privazione dei piaceri superflui, della meditazione, del digiuno e dell’astinenza. Un periodo ciclico dell’anno in preparazione dell’evento più importante per la tradizione cristiana: la Pasqua di Resurrezione, il giorno della Rinascita.

E’ in questo contesto e in questo momento storico che la nostra azione di RESIDENZA rurale assume su di sé oggi anche la responsabilità della RESISTENZA (alle avversità del momento storico), della RESILIENZA (nella capacità di saper trasformare le avversità in un’opportunità), della RESTANZA (nella continuità del nostro lavoro in questi luoghi) e della RELAZIONE (con la grande comunità che siamo grazie a tutti voi che in questi anni avete alimentato questa storia).

In segno di buon auspicio e di speranza per il futuro, nella continuità di una tradizione millenaria, dedicheremo le prossime settimane alla preparazione della PASTIERA DI GRANO PASQUALE, unione indissolubile dei simboli della terra che da sempre rappresentano il CICLO DELLA VITA, MORTE E RINASCITA.

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Il GRANO, simbolo per eccellenza della nostra cultura mediterranea, il chicco che data alla buona terra marcisce e rinasce, la spiga che fa capolino proprio dopo la Pasqua nei campi per poi essere raccolta sotto la cocente canicola e ridiventare seme. Il GRANO, l’eredità di millenni di tramandi, il frutto del nostro futuro in continua evoluzione, archetipo di abbondanza e di salvezza, attorno al quale si è radunata una nuova comunità di nuovi contadini, mugnai, fornai, di donne e uomini che condividono i giorni di festa come quelli delle difficoltà, nuovi Compari, rinnovatori di un’antica alleanza tra comunità vicine e lontane, locali e globali.

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Le UOVA da sempre sinonimo di fecondità e di nuova vita, il dono di un animale che da sempre condivide le nostre sorti di uomini agricoltori e che è il simbolo della connessione tra il regno della terra, del sottosuolo e il regno dell’aria, del cielo. Cibo Pasquale per eccellenza, che proprio in questo periodo, senza forzature innaturali le nostre galline ci donano in grande abbondanza.

Il LATTE e la RICOTTA: quale alimento più essenziale che ci rimanda al momento della nascita e del contatto con la sacralità del rapporto tra madre e figlio. Il latte e la sua trasformazione quasi alchemica nella ricotta, che nella sua povertà ha nutrito chissà quante generazioni e che rappresenta la sapienza antica di saper trasformare gli scarti in risorse.

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Per tutti questi motivi la preparazione della PASTIERA INCARTATA assume quest’anno un grande valore e si carica di grande speranza.

 

 

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